Frodi creditizie, ecco l’andamento nel nostro Paese

money-256314_960_720Secondo quanto stima Crif, nel corso dell’ultimo anno le ipotesi di frodi creditizie che sarebbero state realizzate mediante il furto di identità, sarebbero state 25.300 unità, per una perdita economica complessiva che ha superato la non irrilevante cifra di 172 milioni di euro. Insomma, secondo Crif sarebbero circa 70 le frodi creditizie giornaliere che vengono compiute attraverso il furto di dati anagrafici e che, purtroppo, corrono il rischio di riguardare ciascuno di noi.

Le frodi realizzate mediante tali furti, di fatti, spesso non comportano una vera e propria perdita economica a carico dei truffati, ma possono comunque condurre a conseguenze altrettanto (o più) spiacevoli, delle quali a volte l’interessato si accorge dopo mesi o dopo anni. Si pensi a uno dei casi più tradizionali di frode creditizia basata sul furto dei dati anagrafici: la richiesta e l’ottenimento di prestiti personali utilizzando i dati di un’incolpevole vittima. Quest’ultima verrà a conoscenza di essere stato oggetto di frode solamente quando qualcuno chiederà conto del suo inadempimento, o magari quando andrà a chiedere un mutuo e scoprirà che nella banca dati è segnalato un altro finanziamento, sicuramente non restituito.

Insomma, un problema non certo tenue, che è in continua evoluzione: ogni anno i truffatori escogitano nuovi sistemi per cercare di aggirare le maglie stringenti dei controlli. E, purtroppo, ogni anno sembrano riuscirci: la fantasia della mente dei criminali – sottolinea lo studio Crif – non conosce infatti limiti, ed è molto arduo cercare di prevedere quelle che potrebbero essere le nuove mosse poste in essere nei prossimi mesi…

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