Il concetto di paternità: figli naturali e no

padre e bimboUn test di paternità può essere eseguito quando si vuole, ma le ragioni per farlo sono sicuramente legate alla domanda che può sopraggiungere in una certa fase della propria vita. Può accadere infatti che per un motivo o per l’altro ci si debba chiedere se i figli che abbiamo cresciuto siano i nostri o meno. Ma perché questo dubbio? In una relazione d’amore può capitare che si verifichino delle situazioni per cui non ci si possa più fidare della propria compagna o moglie. Alcuni eventi o atteggiamenti possono concorrere a far venire il sospetto che si sia state vittime di un tradimento.

Il concetto di paternità non è legato necessariamente al rapporto biologico tra padre e figlio. Un padre può non aver concepito un figlio ma amarlo come tale ed averlo cresciuto proprio come, o meglio, di un padre naturale. Ma un conto è sapere di non essere il genitore naturale di un bambino, quindi scegliere di accudirlo malgrado ciò, anche se non è un figlio naturale, un altro è non sapere e crescere un figlio come fosse stato concepito all’interno della coppia per poi scoprire, dopo dubbi e incertezze, che non è altro che il frutto di una relazione exttraconiugale.

Per rispondere al dubbio di una paternità sospetta, ci si può sottoporre ad un test di paternità che può essere effettuato secondo diverse modalità. Il test può avere sia valore informativo che legale a seconda del bisogno dell’individuo che lo richiede.

Per approfondire questo tema e capire le differenze tra test di paternità informativo e legale, clicca qui.

 

Per avere un test di paternità affidabile e definitivo si può ricorrere al test del DNA. Si può effettuare un test di paternità analizzando i gruppi sanguigni di padre e figlio per escludere almeno la paternità in alcuni casi.

Vediamo come funziona il test di paternità effettuato analizzando i gruppi sanguigni. I gruppi sanguigni sono 4: A, B, AB o 0. Il gruppo sanguigno di un figlio dipende da quello del padre e quello della madre.

Il test di paternità funziona secondo un meccanismo molto semplice: se il padre appartiene al gruppo A e la madre al gruppo 0 mentre il figlio appartiene al gruppo B, allora sicuramente il figlio è frutto di una relazione extra-coniugale. Se il figlio appartiene al gruppo 0 o A non si ha la certezza che sia un figlio naturale.

Questo tipo di test può essere utile ad individuare un’anomalia ma non è in grado di rispondere in modo definitivo a tutte le diverse casistiche.

Un test di paternità viene richiesto, soprattutto quello con valore legale, per conoscere la verità. La paternità discussa comporta delle serie conseguenze legali quindi è importante che il test venga effettuato adeguatamente affinché possa essere utilizzato in un tribunale.

La cosa fondamentale è che vi sia un’attribuzione certa dei campioni di DNA. Per effettuare il prelievo del DNA da un minore è necessario avere il consenso di entrambi i genitori. La mancanza di uno solo di questi requisiti può invalidare il test del DNA con valore legale.

Una cosa importante da tenere a mente è che si dispone solo di un anno, dal momento in cui si è scoperto di non essere il padre del bambino, per procedere al disconoscimento dei figli.

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